mercoledì 9 dicembre 2009

QUELLO CHE I GIORNALI NON DICONO

Cari colleghi di “Controcampo”, personalmente i conti non mi tornano…

Ennesimo allenatore, con questo sono 4 e mezzo gli allenatori in poco più di 2 mesi.
Abbiamo iniziato con Cesare, poi Maurizio, una settimana di allenamento con Ditella, ma in panchina è andato Morelli (non era forse meglio che ci tornasse Cesare) adesso è il momento di Alboni.

Con pochi allenamenti alle spalle diretti dal nuovo mister Alboni, pensare potesse mettere subito in campo una squadra competitiva secondo le sue idee personali senza conoscere i ragazzi, era una “Mission Impossible”. Mettere in campo un 4 – 3- 3, con gli avanti fissi dall’altra meta campo senza dare una mano alla fase difensiva, può sembrare un atto presuntuoso. Non c’è bisogno di essere grandi esperti di calcio, per sapere che il 4-3-3 è uno dei moduli più difficile da eseguire, e che nella sua applicazione ha bisogno di molto lavoro sul campo e che da i suoi frutti nel tempo quando i ragazzi in campo hanno assimilato a memoria gli schemi dopo molto lavoro e grande applicazione, senza dimenticare che ci vogliono ragazzi giusti, non tutti sono utili alla causa del 4-3-3, che è un modulo che miete molte vittime sul suo altare.
Questo modulo è difficile per i giocatori professionisti, figuriamoci per i nostri ragazzi.

Comunque nella partita contro il Ladispoli partiamo un ennesimo nuovo modulo, con la conseguente difficoltà per i ragazzi in campo.
Come i ragazzi in campo giocano con grande cuore, ma con grande difficoltà. Sono proprio i ragazzi della linea mediana ad avere la maggior difficoltà, specialmente nelle ripartenze, quando devono colmare lo spazio con gli avanti che rimangono alti, e che devono per lanciarsi nello spazio dove dovrebbe arrivare il pallone nei veloci.
Questo cosa comportato? Che i nostri ragazzi in difficoltà hanno lanciato palloni in avanti per gli attaccanti per cercare di uscire fuori dalla pressione dei centrocampisti avversari.
Ne risulta una primo tempo giocato malissimo dai nostri con palle lunghe, imprecise e facilmente preda dei difensori, solo in un paio di occasione i nostri attaccanti riescono a rendersi pericolosi, ma con scarsi risultati.

Comunque nell’intervallo, come San Paolo sulla via di Damasco ha la sua illuminazione, così il nuovo mister sulla via dello spogliatoio ha la sua illuminazione personale.
Fuori un punta, dentro un centrocampista ed ennesimo cambio di modulo… 4-4-2.

La partita cambia volto. Il centro campo trova un equilibrio che non aveva. I ragazzi chiudono meglio gli spazi, cercano di ripartire con palla a terra, cosa che gli riesce con più facilità.
Poi quando in campo entrano i due giocatori di maggior fantasia e tecnica l’Aurelio prende in mano la partita e va vicino al gol in molte occasione, e spreca tre palle gol in modo inverosimile… dall’altra parte il Ladispoli si rende pericoloso solo in due contropiedi… che sembravano più una carica alla arma bianca, quasi tutti i giocatori rossoblu velocemente verso la metà campo avversaria, due contropiedi che hanno colto impreparata la nostra difesa, ma che neanche loro hanno saputo gestire al meglio… io credo che l’Aurelio meritava la vittoria ai punti, per quello visto nella seconda parte dell’incontro.

Conti alla mano… due punti persi con il Real Boccea, un punto perso con il Canal Monteranno a un minuto dalla fine in una partita rocambolesca, due punti persi con il Palocco, (una squadra decisamente inferiore a noi), e due punti persi con il Ladispoli, per le occasioni sprecate fa in tutto .. 7 punti… addio campionato.

E adesso quale futuro? Boh!!!

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